Con un po' di ritardo pubblichiamo anche qui l'articolo scritto da uno di noi in seguito al primo evento della rassegna "Racconti di cura".....
Torino, 16 Marzo 2013.
SIRENE SULLA TERRA FERMA, Noria Nalli: una storia di riscatto sulla sclerosi multipla.
Martedì 12 marzo ha avuto luogo presso il centro Polifunzionale G. Brussino di Airasca (TO), il primo incontro della rassegna “RACCONTI DI CURA: esperienze di salute di territorio”. Evento organizzato dal gruppo di lavoro in Medicina Narrativa e Promozione della Salute Fuzzy Project, l’assessorato alla Cultura del Comune ed il corso di Psicologia dell’Unitré di Airasca tenuto dal Dr. Sandalo, che vuole portare avanti un percorso di sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza attorno a tematiche collegate con la salute intesa come bene della comunità.
Martedì 12 marzo ha avuto luogo presso il centro Polifunzionale G. Brussino di Airasca (TO), il primo incontro della rassegna “RACCONTI DI CURA: esperienze di salute di territorio”. Evento organizzato dal gruppo di lavoro in Medicina Narrativa e Promozione della Salute Fuzzy Project, l’assessorato alla Cultura del Comune ed il corso di Psicologia dell’Unitré di Airasca tenuto dal Dr. Sandalo, che vuole portare avanti un percorso di sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza attorno a tematiche collegate con la salute intesa come bene della comunità.
Ospite della serata che ha visto una buona
partecipazione sia numerica sia emotiva del pubblico, è stata la giornalista
Noria Nalli che ha condiviso con la platea ed i moderatori la sua esperienza di
vita come disabile e mostrare come la grande energia interiore possa permettere
a queste persone di andare oltre qualsiasi barriera, sia architettonica sia si
pensiero. Ed è stata proprio questa sua dote naturale a farle scegliere di
rompere il ghiaccio leggendo uno dei suoi racconti “Una Mamma Serpente” nato, come tutti gli altri, da questa grande
capacità di esorcizzare la propria realtà quotidiana grazie alla sua fervida
immaginazione: Strisciare
per terra, come in un gioco infantile, facendo finta di essere un rettile.
Roberta non credeva sarebbe mai arrivata a quel punto. Quella sera non era
riuscita ad alzarsi dalla sedia e, spaventata, si era buttata in terra, per
raggiungere il letto facendo forza sulle braccia e sui muscoli addominali.
Erano giorni che cercava di negare l’evidenza, aveva avuto una ricaduta della
sua malattia e doveva farsi ricoverare, allontanarsi di nuovo dalla sua bimba.
Una parte di lei voleva piangere e disperarsi.
Per
fortuna venne in suo aiuto il suo spirito “bambino”. Eleonora, guarda la
mamma, fa la danza del serpente!” disse a sua figlia, cercando di sorridere.
La piccola si rilassò, seguì Roberta e l’aiutò a mettersi a letto. L’indomani
si fece accompagnare in ospedale per affrontare la situazione. Lo spirito
infantile di Roberta sperava così di smettere di essere una mamma serpente.
Proprio questo “spirito bambino”, in quanto puro, l’ha portata ad essere
sempre molto curiosa ed attenta osservatrice della realtà intorno a sé a tal
punto che le vicende sia proprie sia delle persone che lei ha incontrato in
ospedale sono rimaste intrappolate all’interno della sua voglia inarrestabile
di scrivere trovando forma e dignità nel flusso delle sue parole. E’ il caso di
un altro racconto/ritratto di cui ci ha fatto dono Noria, “La Banditessa” (presente sul blog della stessa autrice http://ritrattidicorsia.overblog.com/).
Dal personaggio principale prende infatti corpo l’idea di Fashion_Ability gruppo nato dall’incontro della stessa
giornalista con una fashion designer, Serena Poletto Ghella ed una critica
cinematografica Carmen Riccato, anch’essa disabile. L’icona da loro scelta sono
le sirene con la quale il parallelo è assai appropriato. Esse non possono
camminare, imprigionate in una coda da pesce, hanno però fascino e bellezza da
vendere, e la loro voce è melodiosa.
Fashion_ability propone un percorso di riscoperta della disabilità messa a
confronto con temi quali la moda, la bellezza e l’aspetto fisico, il sesso. Gli
incontri si tengono il martedì alle 21.00 a partire dal 5 marzo presso
l’atelier di Serena (Piazza Galimberti 24 ) oppure tutti i giovedì sera di marzo dalle 21.00
ore alla Casa del Quartiere di San Salvario (Via Morgari 14) a Torino; per
iscriversi è necessario inviare una mail a fashionability.torino@gmail.com o chiamando lo 011-5822767.
Il forte desiderio di sentirsi belli, la voglia di vestirsi come si desidera indipendentemente dall’essere in carrozzina, muoversi con un deambulatore o grazie all’ausilio di un bastone, sono stati quindi i messaggi che l’ospite ha voluto lasciare oltre ai molti aneddoti ed episodi riguardanti la propria vicenda di paziente, donna, moglie e madre. Nel ringraziarla ancora per il suo contributo ci prepariamo al prossimo incontro dedicato ad un tema di forte attualità, il supporto e l’ascolto per le vittime di violenza che ha come riferimento IL CENTRO DEMETRA dell’A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino.
Andrea
Robotti
Fuzzy Project
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