mercoledì 1 ottobre 2014

Volevo segnalare una bellissima puntata della trasmissione Pane Quotidiano che Concita De Gregorio conduce ogni giorno su RaiTre.

Con mia grande sorpresa, infatti, è stata interamente dedicata alla medicina narrativa.

La conduttrice ha scelto di affrontarlo intervistando il cardiologo Alfredo Zuppiroli in occasione dell'uscita del suo libro sul tema.

Qui di seguito il link sicuro che il contenuto dell'intervista e il confronto con i ragazzi di un liceo intervenuti in studio, siano più esplicativi di qualunque mia considerazione in merito:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1db46cb2-299e-4f63-aa7a-a9ea8d054b20.html

Buona visione.

Andrea

domenica 6 luglio 2014

Come la condivisione scritta delle proprie difficoltà a diventare madre diventa video di sensibilizzazione sul tema!



Fuzzy Project è impegnato sul campo all'interno di un progetto di  Medicina Narrativa che sta studiando ed analizzando le narrazioni delle mamme che prendono parte ai corsi pre- e post-parto.

Leggendo i diari di queste donne, abbiamo la fortuna di poterci confrontare con le emozioni positive e negative che la gravidanza ha suscitato in loro e con il ruolo importante della parola scritta (e l'uso di metafore che essa ti permette) nell'esserne veicolo.

Quando, purtroppo, si ha a che fare con il lato oscuro della mente e con le paure / sensazioni negative che esso genera, è sempre molto importante per la donna poter esternare come si sente confidandosi o scrivendone.

Gli episodi depressivi di cui possono essere vittime le donne vengono superati, di norma, grazie all'aiuto di parenti, dottori e della voglia della madre di capire che cosa non stia andando bene nella propria vita.
Il risultato migliore, confermato anche dalla nostra esperienza sul campo, viene raggiunto attraverso la scrittura. Una lettera, un diario, una poesia, qualunque cosa che risultano essere elementi in grado di mettere la parola fine al disagio facendogli, per così dire, prendere forma e dimora al di fuori del corpo e della psiche della donna.

Il link qui di seguito porta al canale Youtube del Centro Pshiche Donna che, a mio parere, ha svolto un lavoro molto importante quando ha ricevuto le lettere di alcune donne che avevano, per l'appunto, sentito il bisogno di comunicare all'esterno le proprie angoscie e difficoltà ad andare avanti nelle prime fasi della maternità:

https://www.youtube.com/channel/UCJFuudZ1kVgWcPREX_x1-NA

Da qui la brillante intuizione del Centro di realizzare dei video nella speranza che questo tipo di comunicazione molto più rapida, amichevole e intuitiva possa agire sia in forma preventiva sia come struemnto per le donne in difficoltà come appiglio per uscire dall'isolamento e rivolgersi a qualcuno per essere aiutate.

Che cosa ne pensate?

E...non dimenticate...se ciò che leggete su questo Blog vi interessa...Keep following!!!

domenica 15 giugno 2014

Medicina narrativa, le persone protagoniste del percorso di cura





Buongiorno a tutti,



questo mese di giugno si spera si riveli uno spartiacque nella vicenda spesso complessa che ha riguardato sia la comprensione di cosa fosse la Medicina Narrativa, sia le sue possibilità di applicazione e integrazione nei contesti di cura.



Il seguente articolo, che vi invito a leggere, testimonia quanto avvenuto nella scorsa settimana quando l'Istituto Superiore di Sanità ha organizzato una Consensus Conference sull'argomento con lo scopo di gettare le basi verso l'elaborazione di linee guida condivise:



PHARMASTAR :: Medicina narrativa, le persone protagoniste del percorso di cura



Porre le basi scientifiche per un uso delle narrazioni in medicina è, infatti, un passo essenziale da fare per consentire a chiunque si avvicini a questa disciplina di avere una bussola che la aiuti ad orientarsi.



Il bacino di esperienze a cui si attingerà sarà principalmente quello del progetto Viverla Tutta che l'ASL10 di Firenze ha ideato e realizzato (nelle sue varie fasi tra cui ricordiamo i laboratori NaMe) insieme a Fondazione ISTUD, lo stesso Istituto Superiore di Sanità, l'istituto Mario Negri e Pfizer Italia.



Il compito è arduo come sostiene la Dr.ssa Taruscio dell'ISS, ma raggiungerlo con la massima pluralità di voci, contribuirà al miglioramento della qualità delle cure e della vita dei pazienti.

mercoledì 11 giugno 2014

Il mio nuovo articolo per Trenta3mag.

Questa volta si parla di Storytelling, ma non crediate che con questo argomento io mi voglia allontanare da quanto ho seminato sin qui...tutt'altro!!

Leggendo vi accorgerete come il contesto e gli attori sono pur sempre alcuni tra quelli che giocano un ruolo importante nel panorama salute.

Non facciamo quindi troppo i precisini e cerchiamo di rimanere focalizzati sugli aspetti centrali del nostro agire...la marrazione e la condivisione del proprio vissuto.

Buona lettura!

Lo storytelling, esempio di un nuovo modo di comunicare a partire dall'esperienza del paziente

venerdì 9 maggio 2014

A volte non abito qui, parole per raccontare l'epilessia

In questo mio articolo flash a risosso della Pasqua e dei successivi ponti avevo scritto un primo articolo A volte non abito qui, parole per raccontare l'epilessia di cui era protagonista uno splendido esempio di iniziativa di Medicina Narrativa che ha trovato il suo culmine nella pubblicazione di cui l'articolo porta il nome.

Un concorso letterario attraverso il quale pazienti, medici e persone che si devono relazionare con questa malatti si raccontano è stata una bella idea e credo anche una occasione di riscoperta di sé per chi vi ha partecipato.

Pochi giorni fa si è celebrata a Torino, la mia città, la giornata nazionale contro l'Epilessia a cui ho partecipato riuscendo ad acquistare anche il libro e potendo chiudere con un pezzo dal titolo Parole per fare luce sull'Epilessia il cerchio di informazione su un argomento a me molto caro visto che lo vivo sulla mia stessa pelle seppure in maniera molto tranquilla e tenuta a bada dalle medicine in modo molto più che accettabile.

A presto

Fuzzy Project