giovedì 5 dicembre 2013

partecipazione al master Digital Pharma & Health

Domani avrò l'onere e l'onore di presentare un piccolo spaccato su che cosa sia la medicina narrativa e come le sue esperienze di applicazione in sanità e sul territorio possano essere prese come modello applicativo per la comunicazione del futuro.

Il contesto è quello del Master Digital Pharma & Health organizzato da HPS ed in corso oramai dal 13 di settembre 2013 a Milano. Ne sono alunno e domani, eccezionalmente, ne diventerò docente per un'ora!!!

http://www.aboutpharma.com/eventi/pharma-events/7-modulo-master-digital-pharma-health-digital-pr/

Ringrazio l'organizzazione e in modo particolare l'ideatore del corso, nonché docente di domani, Mario Mauri per avermi concesso questa possibilità.





webinar sulla medicina narrativa

Per chi fosse interessato a seguire un webinar di presentazione della medicina narrativa ed il suo potenziale utilizzo in ambito sanità e salute, il giorno 18 dicembre prossimo alle ore 16 ci sarà un seminario sul web sul tema, eccovi tutte le coordinate:


Raggiunto questa piattaforma, che si chiama Anymeeting, il partecipante può registrarsi e pagare via paypal.

Numero massimo di partecipanti 200

E’ un vero e prorpio seminario via web dove  i partecipanti possono scrivere in chat ma non possono intervenire a voce.

I presenter saranno Laura de Biaggi dell'Azienda Trenta3, agenzia di comunicazione digitale e marketing per la sanità e il sottoscritto, Andrea Robotti, membro di Fuzzy Project.

Vi aspettiamo numerosi e passate aprola a qualunque persona conosciate e che possa essere interessata!!!

grazie

sabato 23 novembre 2013

Articolo su Trenta3 magazine

Vi segnaliamo questo articolo che abbiamo scritto per la rivista online di un importante società di consulenza e formazione in ambito Salute

Trenta3magazine articolo sulla medicina narrativa del 11/11/2013

A presto,

Fuzzy Project

lunedì 11 novembre 2013

Ciao a tutti,

Fuzzy Project parteciperà, il 14 novembre prossimo, al seguente evento organizzato dalla SIMM, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni:

LA SALUTE STRANIERA “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome”


Nel nostro Paese l’assistenza ai cittadini stranieri ha come protagonisti, in un’ottica di sussidiarietà e con una grande variabilità a livello nazionale, organizzazioni del terzo settore o realtà a carattere misto pubblico-privato sociale. Affinché il diritto formale (possibilità di accesso) garantito dalla legge si trasformi in diritto reale (fruibilità delle prestazioni) è indispensabile un’efficace politica sanitaria anche a livello locale. Il documento “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome” è stato redatto dal gruppo tecnico interregionale “Immigrati e Servizi sanitari” e successivamente recepito in Piemonte il 2 luglio 2012 con DGR n. 24-4081. È una sistematizzazione delle indicazioni normative vigenti fondamentali per la corretta erogazione dell’assistenza sanitaria agli stranieri in Italia con l’obiettivo di uniformare la modalità di erogazione dell’assistenza stessa. 

Gli obiettivi del Convegno del 14 novembre 2013 sono i seguenti:

- Conoscere ed applicare in maniera corretta i diritti dei migranti in Italia e la normativa vigente, soprattutto in ambito sanitario.

- Promuovere tra gli operatori un approccio pluridimensionale e appropriato al paziente straniero, ad alto impatto relazionale, in grado di tenere conto delle diversità sociosanitarie, culturali, linguistiche e religiose e delle potenziali difficoltà relazionali tra operatori sanitari e utenza immigrata.

Saremo presenti con un poster dedicato alle nostre attività volte a coinvolgere la popolazione straniera.

martedì 8 ottobre 2013

Ciao,

con molta gioia il gruppo Fuzzy Project annuncia l'evento del 21 ottobre prossimo in cui ci sarà una giornata dedicata al tema del post partum.
Durante i lavori, verranno presentati i risultarti di un progetto volto all'analisi della produzione narrativa da parte dei genitori, sopratutto mamme, che hanno preso parte ai corsi di educazione all'allattamento e massaggio del bambino. 
Queste hanno poi lasciato testimonianza scritta dell'esperienza e delle emozioni che essa ha scatenato, nei loro diari gelosamente custoditi dalle psicologhe e dalle ostetriche che le hanno seguite in questo lungo e meraviglioso cammino.
Per maggiori info vi rimando al sito dell'ASL To5 http://www.aslto5.piemonte.it/pagina_con_colonna_DX.aspx?IDPagina=28#
dove troverete, in alto a destra, il banner qui di seguito ho riportato

Notizie in evidenza
Giornata " Post-partum " lunedì 21 ottobre - 9,00-17,00 
Centro Sociale "N.Grosa"-Via Galimberti 3 - Nichelino
cliccandovi sopra, si aprirà il link alla locandina dell'evento.
Ciao a tutti,

vi posto il link alla nostra iniziativa del centro interculturale di cui via avevo già preannunciato la prossima partenza.
Le compagne di viaggio di H.Story ci hanno regalato una splendida presentazione e non vi rubo altro tempo
invitandovi a cliccare qui sotto:

http://www.hstory.it/progetti/h-story-ed-il-laboratorio-interculturale/

domenica 1 settembre 2013

Ecco a voi la prossima iniziativa a cui Fuzzy Project prenderà parte!!

Si tratta di una importante rassegna di eventi ed attività che il Comune di Totino ed il suo Centro Interculturale di Corso Taranto 140 dedicano alla promozione dell'integrazione tra le diverse culture.

Al suo interno, noi promuoveremo un laboratorio dedicato al "Raccontare la propria esperienza di cura/assistenza sanitaria per portare l'approccio alle stesse VERAMENTE A PORTATA DI TUTTI"

Sarà una iniziativa in collaborazione con l'associazione di promozione sociale H.Story di Milano con cui collaboriamo alla diffusione della Medicina Narrativa.

Qui di seguito potrete trovare i link ai pdf del depliant:

http://www.pdfhost.net/index.php?Action=Download&File=aef445ac2af68b85d9efe87216bb4219

http://www.pdfhost.net/index.php?Action=Download&File=5624b4bee85a8e5f618ae6b59e8cdaeb


sabato 25 maggio 2013

Hanno scritto di noi......

Ebbene si, con le sue parole semplici la nosta amica e compagna di viaggio Noria Nalli ha dedicato a Fuzzy Project ed alla sua missione un articolo molto sentito.
Ve lo regaliamo qui sul nostro blog affinché rimanga una testimonianza della sua storia personale come donna, paziente e giornalista; ricordo di ciò che è successo di magico nella splendida ed intensa cornice dell'ospedale San Giovanni Antica Sede lo scorso 19 maggio e spunto ulteriore di riflessione sul potere benefico che la narrazione e la condivisione hanno nel migliorare il modo di portare le cure oggi.


Per chiudere questa riflessione su quanto vissuto, non posso non citare il testo di una mail ricevuta in settimana dalla Dott.ssa Rossana Becarelli, una delle persone più luminose e determinate che io abbia mai incontrato sul sentiero che porta me e tante altre persone al lavorare nel loro quotidiano per una umanizzazione delle cure mediche. L'oggetto della cominucazione, tra l'altro, è una ulteriore prova tangibile che il messaggio è forte e abbiamo tutti voglia che vada lontano!!!

"Sul numero di Famiglia Cristiana in edicola questa settimana, Maria Pia Bonanate, per descrivere il processo di umanizzazione in atto nella medicina attraverso le arti, ha dedicato un appassionato articolo al Festival "Arte Medicina Creativita' " tenutosi domenica 19 maggio all'Ospedale San Giovanni Antica Sede . Sono grata a Maria Pia Bonanate che con autentica intelligenza del cuore accompagna i suoi tanti lettori a scoprire come sta trasformandosi l'antica arte della cura!E le sue parole aiutano noi, operatori e artisti, ad affermare questa nuova cultura che sempre più' vediamo crescere e diffondersi negli ospedali e nelle strutture sanitarie. A presto con un abbraccio affettuoso a tutti voi!Rossana Becarelli"

A presto,

Andrea Robotti
Fuzzy Project

domenica 12 maggio 2013

Fuzzy Project alla rassegna Salone Off del Salone del Libro di Torino

Con grande piacere vi annunciamo la nostra presenza all'interno di una rassegna laterale al Salone del Libro di Torino Edizione 2013.

La rassegna è parte del progetto Salone Off di cui trovate notizie al seguente link:

http://www.salonelibro.it/salone/salone-off/programma-salone-off-2013.html

Aggiornamenti in tempo reale sono anche su twitter cercando #SalToff.

L'evento si chiama Arte, Medicina e Creatività ed ha luogo il giorno 19 di Maggio presso l'ospedale San Giovanni Antica Sede di Torino.



Ed eccovi anche l'articolo sul quarto incontro....


Torino, 30 Aprile 2013

martedì 23 aprile 2013 – ore 21:00
Locali Asl    via Roma 15    Airasca (To)
DAL CURARE AL PRENDERSI CURA: la terapia del dolore
Agnese Brussino dialoga con Michele Monti, medico algologo palliativista
Martedì 23 aprile scorso, ha avuto luogo presso i locali dell’Asl di Airasca (TO), il quarto incontro della rassegna “RACCONTI DI CURA: esperienze di salute di territorio”. Ospiti della serata una fisioterapista e un medico entrambi volontari dell'Associazione Nazionale “Amici di Isal” - sezione di Nichelino (To): http://www.fondazioneisal.it
L'oggetto della serata è stato il dolore. Il dolore fisico ma anche quello psicologico. E in particolare il suo trattamento, sia farmacologico, sia attraverso tecniche di movimento (chinesiterapia).
Avendo tra noi due esperti del dolore, il pubblico ha ampiamente interagito con domande e riflessioni personali, dimostrando un interesse vivace e il desiderio di un approfondimento puntuale.
L'intervento congiunto del Dott. Monti, di Agnese Brussino e dello psicologo dell'associazione, ha potuto chiarire ai presenti le molteplici realtà di un problema diffuso di salute quale il dolore, prima che questo si cronicizzi.
E' proprio nella prima sua manifestazione che non si devono sottovalutare sintomi/segnali di dolore per evitare che nel tempo la situazione fisica peggiori in uno stato irreversibile. Un'attenzione particolare dobbiamo concentrarla nella scelta di certi farmaci piuttosto che di certi altri, a costruire, così come la medicina narrativa ci insegna, un'alleanza costruttiva e progettuale sulla terapia, insieme all'esperto, che sia esso il medico di base, uno specialista, un consulente con precisa formazione in algologia.
Buona parte della serata è stata dedicata a suggerire alcune tecniche di movimento praticabili quotidianamente, in casa al risveglio al mattino, o in altri momenti di pausa, e di sicura efficacia per mantenere un buon stato di salute delle nostre articolazioni. Ci sembra importante sottolineare, come ha fatto Agnese Brussino, quanto non si sia mai abbastanza attenti a mantenere in movimento il nostro corpo, intendendo la pratica costante di una movimentazione di base quale ad esempio una passeggiata a ritmo sostenuto o il sollevare le gambe stando seduti.
L'intervento dello psicologo ha poi integrato le informazioni sull'efficacia dei farmaci attraverso alcuni esempi di malesseri psicosomatici, espressioni di un dolore psicologico che non trova altri sbocchi se non il dolore fisico.
In questo senso, è opportuno guardare al dolore come ad una manifestazione di una sofferenza che condiziona sempre anche la nostra mente, esponendoci a stati di ansia e di irritabilità, fino a depressioni legate alla perdita di ruolo, di un senso di efficacia.
Un altro gradito focus è stato quello sui diritti. Infatti, la terapia del dolore è un diritto, a partire dal 15 marzo 2010 il Parlamento italiano ha licenziato una legge in cui si afferma il diritto alla cura del dolore per ogni individuo indipendentemente dalla malattia e dall'età.
.La terapia analgesica viene abitualmente applicata in vari contesti, da quello oncologico, a quello postchirurgico, traumatologico,neurologico (in particolare cefalee, nevralgie...), a contesti con minor gravità, ma altrettanto invalidanti: come l'ortopedico/reumatologico,odontoiatrico...

Alessio Sandalo
Fuzzy Project

Terzo incontro ad Airasca

Con molto ritardo ma proseguiamo con il raccontarvi le esperienze di "Racconti di cura"......



Torino, 24 Aprile 2013.

LA SALUTE NEL PIATTO DEGLI ELFI. Giuliana Cerrato, Scrittrice e Bibliotecaria dialoga con Sabrina Benedetto, Farmacista ed Educatrice Alimentare.
Martedì 9 aprile scorso, ha avuto luogo presso i locali dell’Asl di Airasca (TO), il terzo incontro della rassegna “RACCONTI DI CURA: esperienze di salute di territorio”. Ospiti della serata sono state due persone molto particolari e straordinariamente complementari tra loro, tanto da rendere il tema della serata, l’alimentazione, estremamente semplice da affrontare e da comprendere. I contenuti del dibattito sono infatti emersi in modo assolutamente spontaneo all’interno di un intenso scambio di idee con il pubblico, restituendo alla nutrizione quella dimensione di convivialità e quotidiana cura di sé che va perdendosi in tempi tanto frenetici quali quelli in cui viviamo.
Giuliana Cerrato, laureata in filosofia, bibliotecaria e scrittrice, ha da sempre conservato dentro di sé la passione per il territorio, le proprie origini famigliari, l’amore per il cibo e concetti ad esso legati come la regionalità e la stagionalità. Questo suo vero e proprio culto per tutto ciò che riguarda ciò che mangiamo, l’ha portata a dedicare molto del proprio tempo nella personale raccolta e salvaguardia di patrimoni di ricette locali tipiche della zona in cui vive e di quelle da cui provenivano i suoi genitori. Da questo lavoro di riscoperta e rivalutazione di una delle tante tradizioni come quella del “ricettario di famiglia”, è nata la prima di due pubblicazioni “Ricette dalla terra degli Elfi”, edizioni Pintore, in cui ha raccolto la parte “vegetariana” del fare cucina senza voler, necessariamente, dargli una connotazione moderna. L’accezione deriva invece dalla sua scelta di calarla in un ambiente fantastico intrecciando le singole ricette ad un accattivante ritratto del leggendario mondo degli Elfi. Questo viaggio speciale risulta uno straordinario strumento di recupero del senso dello stare insieme e del prendersi cura degli altri attraverso le proprie creazioni in cucina.
Sulla medesima lunghezza d’onda anche Sabrina Benedetto, laureata in farmacia ed Educatrice Alimentare, ha voluto subito sgombrare il campo dagli stereotipi legati a diete, rinunce e preoccupazioni legate al peso ed alle sue implicazioni sulla salute. Il lavoro quotidiano dietro al bancone, la sua formazione e la sua attività di consulenza nel campo della nutrizione la portano a prodigarsi affinché le persone recuperino un corretto rapporto con il cibo, rispettino le proprie abitudini alimentari ed imparino ad ascoltare che cosa si sentono di mangiare, per istinto, senza forzature. Altro presupposto, anche per lei, è un ritorno alla sacralità dei pasti ed all’autenticità dei sapori per evitare comunque che, in un mondo veloce, stressante e superficiale quale in nostro, mangiare e farlo bene passi in secondo piano. Solo così si può ritrovare il piacere della buona tavola, non solo per riempire, ma per nutrire e preservare corpo e spirito.
Quest’ultimo concetto merita un po’ di attenzione in più e va in una direzione molto cara a Sabrina che da anni si spende affinché il consumo di farmaci sia più responsabile, non si senta la necessità spasmodica di affidarsi ad essi senza averne un reale bisogno e si riscopra l’importanza dell’alimentazione e del cibo sia in senso preventivo sia come farmaco (potere Nutraceutico). Fondamentali diviene informarsi bene sulle proprietà nutrizionali dei singoli cibi, sulla necessità di conoscere le proprie esigenze alimentari (a) in base alla composizione della nostra giornata e (b) per l’attività fisica svolta nonché prendere coscienza di come l’aumentare delle intolleranze abbia tra le sue maggiori cause i processi di trasformazione industriale delle materie prime che inseriscono sostanze nocive al nostro corpo depauperando gli alimenti di componenti talvolta essenziali per il suo corretto funzionamento.
Dal punto di vista pratico questo percorso passa attraverso cambi di abitudine molto semplici quanto essenziali quali il dedicarsi ad una ricerca di ingredienti di “casa tua” (provenienti da orti propri, coltivatori di fiducia, piuttosto che da mercati la cui filiera è molto corta), assaporare il piacere di stare a tavola (da soli o in compagnia), rivivere la sensazione di essere in pace con il proprio corpo quando si mangia e ritrovare amore, desiderio e, perché no, creatività quando cuciniamo le pietanze. In questo modo, non ritroveremo solo un rapporto equilibrato con il cibo, ma recupereremo anche una certa saggezza istintiva strumento un po’ primordiale, se vogliamo, ma che risulta poi fondamentale per avere una migliore percezione ed accettazione del nostro corpo. La sfida diviene quindi quella di ritornare a guardare che cosa succede intorno a noi in natura, dove si trovano le fonti di benessere attraverso l’alimentazione ed impegnarci, con il nostro agire quotidiano, affinché siano tutelate e valorizzate.
Messaggio finale dalle nostre ospiti è stato il seguente: “mangiare poco di tutto e troppo di niente” se poi volessimo fare un piccolo esercizio da affiancare ad un comportamento da consumatore consapevole spiegato prima, compiliamo un diario di ciò che mangiamo specificando tempi, dosi, tipologia di cibo, numero di pasti e così via. Quando andremo a rileggerlo, sicuramente recupereremo la dimensione della nostra alimentazione reale e magari riusciremo meglio a capire dove porvi dei limiti o che cosa ci ha dato prima il senso di sazietà. Gli effetti benefici sono garantiti, ma non si deve prescindere dalla conoscenza di chi noi siamo come individui dal punto di vista biologico-funzionale.

Andrea Robotti
Fuzzy Project

mercoledì 24 aprile 2013



Proseguiamo con il reportage dalla rassegna "Racconti di Cura".....


Torino, 4 Aprile 2013.

IL CENTRO DEMETRA A.O.U. S. Giovanni Battista Torino: supporto ed ascolto per le vittime di violenza.
Martedì 26 marzo scorso, ha avuto luogo presso i locali dell’Asl di Airasca (TO), il secondo incontro della rassegna “RACCONTI DI CURA: esperienze di salute di territorio”. Ospite della serata è stato il Dr. Patrizio Schinco, responsabile del Centro di Supporto e Ascolto Vittime di Violenza DEMETRA, ubicato nel Presidio Ospedaliero Dermatologico San Lazzaro (interno al comprensorio dell’Ospedale Molinette).
Specializzatosi in geriatria, ha poi esercitato per anni come medico di pronto soccorso ed è stato più volte testimone di numerosi casi di maltrattamenti domestici le cui vittime non ricevevano una valutazione attenta da parte del personale sanitario, ha constatato l’esistenza di specifici segni e/o traumi unicamente riconducibili a questo tipo di violenze, la scarsa abitudine dei medici a scrivere un referto oggettivo e avvalorante quest’ultimo aspetto nonché la necessità di dedicare del tempo e degli spazi particolari all’ascolto di queste persone per comprendere se si trovasse in una situazione di lieve o estrema pericolosità.
Tra le varie tipologie di contesti con cui si è trovato faccia a faccia, abbiamo casi di stalking, percosse, ricatti economici,  emotivi, psicologici e mobbing. Questi hanno come dinamica l’attacco alla singola persona e come conseguenza la destrutturazione della sua psiche con forti limitazioni della libertà di pensare ed agire in modo tranquillo.
La complessità delle storie e delle vicende in cui è stato coinvolto hanno reso fondamentale la ricerca di uno specifico approccio che passi attraverso la condivisione. Mettere i protagonisti nella condizione di sentirsi sicuri nel rompere il silenzio intorno alla loro situazione, trovare il coraggio di far emergere quanto subito e le potenzialità di reiterazione del maltrattamento, è il presupposto principale.
Da questo la scelta di creare uno spazio dedicato all’ascolto, in cui il medico si mette sullo stesso piano del cittadino e ne facilita la condivisione del proprio vissuto (anche se non attuale e quindi profondamente radicato nella nostra memoria). Si è infatti constatato come, spesso e volentieri, si trattasse di un malessere fisico profondo, a cui nessun esame clinico sapeva dare una spiegazione. Nessun esame avrebbe potuto mai fare emergere una motivazione biomedica per una problematica fortemente correlata ad una sintomatologia da stress profondo quale quella a cui si va incontro quando una persona subisce vessazione psicologica o fisica. Solo un approccio di accoglienza emotiva ha più volte innescato un immediato percorso di guarigione in quanto prende in considerazione i veri meccanismi che ne sono alla radice.
In tutti questi anni di attività del centro, il Dr. Schinco ha potuto constatare come la difficoltà primaria per dare una svolta ad una situazione critica sia proprio la denuncia della violenza. Non solo dal punto di vista umano e clinico, come lui stesso ha sottolineato, si tratta di un presupposto senza il quale è impossibile dare un seguito giudiziario e restituire serenità all’individuo e creando chiari presupposti per il miglioramento della sua qualità di vita.
Fondamentale per chi si recava in ospedale per ricevere assistenza, è l’essere messo nelle condizioni di ammettere l’esistenza di un problema sia esso direttamente o indirettamente correlato alla motivazione clinica. Sostenere la persona vittima di violenza quindi diventa accogliere le paure e le angosce, adoperarsi per la risoluzione delle problematiche cliniche insorte, per poi prodursi in una assistenza mirata attraverso una rete di enti che offrono servizi di aiuto e di ospitalità. Non meno importante, infatti, è il danno generazionale collegato a questo tipo di vicende.
Tutti coloro che assistono o sono comunque parte integrante di contesti in cui è presente una qualche forma di violenza, specialmente se bambino o adolescenti, finiscono per immedesimarsi in uno dei modelli proposti dal dualismo instauratosi tra gli adulti divenendo nella sua vita di tutti i giorni “vittima” o “carnefice”. Divengono quindi anche loro soggetti degni della medesima attenzione se non maggiore per evitare l’instaurarsi di comportamenti che ne pregiudichino lo stato di salute complessivo (disturbi alimentari, cognitivi, etc).
Con l’auspicio che si riesca a recuperare all’interno del personale sanitario una adeguata coscienza del fenomeno, dei diritti e dei doveri che si hanno nei confronti delle persone che subiscono questo tipo di vessazioni, ringraziamo il nostro ospite per la sua testimonianza ma, soprattutto, per il suo operato quotidiano.

Andrea Robotti
Fuzzy Project

Con un po' di ritardo pubblichiamo anche qui l'articolo scritto da uno di noi in seguito al primo evento della rassegna "Racconti di cura".....


Torino, 16 Marzo 2013.

SIRENE SULLA TERRA FERMA, Noria Nalli: una storia di riscatto sulla sclerosi multipla.
Martedì 12 marzo ha avuto luogo presso il centro Polifunzionale G. Brussino di Airasca (TO), il primo incontro della rassegna “RACCONTI DI CURA: esperienze di salute di territorio”. Evento organizzato dal gruppo di lavoro in Medicina Narrativa e Promozione della Salute Fuzzy Project, l’assessorato alla Cultura del Comune ed il corso di Psicologia dell’Unitré di Airasca tenuto dal Dr. Sandalo, che vuole portare avanti un percorso di sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza attorno a tematiche collegate con la salute intesa come bene della comunità.
Ospite della serata che ha visto una buona partecipazione sia numerica sia emotiva del pubblico, è stata la giornalista Noria Nalli che ha condiviso con la platea ed i moderatori la sua esperienza di vita come disabile e mostrare come la grande energia interiore possa permettere a queste persone di andare oltre qualsiasi barriera, sia architettonica sia si pensiero. Ed è stata proprio questa sua dote naturale a farle scegliere di rompere il ghiaccio leggendo uno dei suoi racconti “Una Mamma Serpente” nato, come tutti gli altri, da questa grande capacità di esorcizzare la propria realtà quotidiana grazie alla sua fervida immaginazione: Strisciare per terra, come in un gioco infantile, facendo finta di essere un rettile. Roberta non credeva sarebbe mai arrivata a quel punto. Quella sera non era riuscita ad alzarsi dalla sedia e, spaventata, si era buttata in terra, per raggiungere il letto facendo forza sulle braccia e sui muscoli addominali. Erano giorni che cercava di negare l’evidenza, aveva avuto una ricaduta della sua malattia e doveva farsi ricoverare, allontanarsi di nuovo dalla sua bimba. Una parte di lei voleva piangere e disperarsi.
Per fortuna venne in suo aiuto il suo spirito “bambino”.  Eleonora, guarda la mamma, fa la danza del serpente!” disse a sua figlia, cercando di sorridere. La piccola si rilassò, seguì Roberta e l’aiutò a mettersi a letto. L’indomani si fece accompagnare in ospedale per affrontare la situazione. Lo spirito infantile di Roberta sperava così di smettere di essere una mamma serpente.
Proprio questo “spirito bambino”, in quanto puro, l’ha portata ad essere sempre molto curiosa ed attenta osservatrice della realtà intorno a sé a tal punto che le vicende sia proprie sia delle persone che lei ha incontrato in ospedale sono rimaste intrappolate all’interno della sua voglia inarrestabile di scrivere trovando forma e dignità nel flusso delle sue parole. E’ il caso di un altro racconto/ritratto di cui ci ha fatto dono Noria, “La Banditessa” (presente sul blog della stessa autrice http://ritrattidicorsia.overblog.com/).
Dal personaggio principale prende infatti corpo l’idea di Fashion_Ability gruppo nato dall’incontro della stessa giornalista con una fashion designer, Serena Poletto Ghella ed una critica cinematografica Carmen Riccato, anch’essa disabile. L’icona da loro scelta sono le sirene con la quale il parallelo è assai appropriato. Esse non possono camminare, imprigionate in una coda da pesce, hanno però fascino e bellezza da vendere, e la loro voce è melodiosa.
Fashion_ability propone un percorso di riscoperta della disabilità messa a confronto con temi quali la moda, la bellezza e l’aspetto fisico, il sesso. Gli incontri si tengono il martedì alle 21.00 a partire dal 5 marzo presso l’atelier di Serena (Piazza Galimberti 24 ) oppure tutti i giovedì sera di marzo dalle 21.00 ore alla Casa del Quartiere di San Salvario (Via Morgari 14) a Torino; per iscriversi è necessario inviare una mail a fashionability.torino@gmail.com o chiamando lo 011-5822767.
Il forte desiderio di sentirsi belli, la voglia di vestirsi come si desidera indipendentemente dall’essere in carrozzina, muoversi con un deambulatore o grazie all’ausilio di un bastone, sono stati quindi i messaggi che l’ospite ha voluto lasciare oltre ai molti aneddoti ed episodi riguardanti la propria vicenda di paziente, donna, moglie e madre.
Nel ringraziarla ancora per il suo contributo ci prepariamo al prossimo incontro dedicato ad un tema di forte attualità, il supporto e l’ascolto per le vittime di violenza che ha come riferimento IL CENTRO DEMETRA dell’A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino.

Andrea Robotti
Fuzzy Project

venerdì 5 aprile 2013


Fuzzy Project
medicina narrativa e promozione della salute

Assessorato alla Cultura Comune di Airasca (To)

corso di psicologia dell'Unitré

RACCONTI DI CURA
Esperienze di salute di territorio
II edizione

coordinamento di Alessio Sandalo


martedì 12 marzo 2013 - ore 21:00
Centro Polifunzionale “G.Brussino”   via Stazione 31    Airasca (To)
SIRENE SULLA TERRA FERMA, Noria Nalli: una storia di riscatto sulla sclerosi multipla.
Ospite Noria Nalli, giornalista, collaboratrice de La Stampa e del mensile Vita, blogger e protagonista del progetto Fashion_ability.

martedì 26 marzo 2013 - ore 21:00
Locali Asl    via Roma 15    Airasca (To)
IL CENTRO DEMETRA A.O.U. S.Giovanni Battista Torino: supporto e ascolto per le vittime di violenza.
Intervengono il responsabile del servizio Patrizio Schinco e Rosangela Vendrame, operatrice

martedì 9 aprile 2013 - ore 21:00
Locali Asl    via Roma 15    Airasca (To)
LA SALUTE NEL PIATTO DEGLI ELFI.
Giuliana Cerrato, scrittrice e bibliotecaria dialoga con Sabrina Benedetto, educatrice alimentare.

martedì 23 aprile 2013 - ore 21:00
Locali Asl    via Roma 15    Airasca (To)
DAL CURARE AL PRENDERSI CURA: la terapia del dolore.
Agnese Brussino, Amici di Isal, dialoga con Michele Monti, medico algologo palliativista

la partecipazione è libera a tutti gli incontri